Incidenti sul lavoro: +47,7% nei primi cinque mesi del 2022. Le morti (-16,1%). I casi mortali sono stati 364. Il dato, che non include gli infortuni mortali per Covid, è in calo, ma resta sempre troppo alto

Ben 323.806, in aumento del 47,7% rispetto alle 219.262 dei primi cinque mesi del 2021 (+56,1% rispetto alle 207.472 del periodo gennaio-maggio 2020 e +20,2% rispetto alle 269.431 del periodo gennaio-maggio 2019): queste le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro maggio 2022. Nello stesso periodo, gli incidenti mortali sul lavoro sono stati 364, in calo del 16,1%, cioè 70 in meno rispetto ai 434 registrati nei primi cinque mesi del 2021 (68 in meno rispetto ai 432 del gennaio-maggio 2020 e 27 in meno rispetto ai 391 di gennaio-maggio 2019). A livello nazionale i dati rilevati al 31 maggio di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento per i primi cinque mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 solo dei casi in itinere, passati da 72 a 96, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 362 a 268. Il calo ha riguardato l’Industria e servizi (da 359 a 303), l’Agricoltura (da 45 a 42) e il Conto Stato (da 30 a 19). A livello regionale, i maggiori incrementi si registrano in Lombardia (+6), Sardegna (+4), Veneto e Toscana (+3 ciascuna); i maggiori decrementi in Campania (-19), Abruzzo (-15), Puglia (-12) e Molise (-10). Dall’analisi per classi di età, gli aumenti dei casi mortali si registrano tra i 30-44enni (da 66 a 85 casi) e i decrementi tra i 45-64enni (da 287 a 213). Andando nel dettaglio degli incidenti sul lavoro, i dati rilevati evidenziano a livello nazionale per i primi cinque mesi del 2022 un incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro (da 194.280 del 2021 a 290.283 del 2022, pari a +49,4%) sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 34,2%, da 24.982 a 33.523. Quanto ai settori produttivi, si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nei Trasporti e magazzinaggio (+144,3%), nella Sanità e assistenza sociale (+134,4%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+105,1%). L’aumento, che emerge dal confronto dello stesso periodo tra il 2022 e il 2021, è legato sia alla componente femminile, che registra un +71,0% (da 83.764 a 143.274 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +33,2% (da 135.498 a 180.532). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+50,6%) sia quelli extracomunitari (+35,0%) e comunitari (+28,1%).