Intervento di Zelensky al G7. Il cancelliere tedesco e von der Leyen invitano a «non silurare» il prossimo G20. Il Cremlino: «Falso parlare di default»

«Abbiamo parlato del sostegno all’Ucraina e del fatto che, con misure toste, faremo tutto il possibile per appoggiarla. Ma abbiamo anche sottolineato il fatto che eviteremo un conflitto tra Nato e Russia». Così il cancelliere Olaf Scholz, a margine di una bilaterale con il premier canadese Justin Trudeau al G7 di Elmau, in cui, tra le altre cose, si prepara un piano per mettere un tetto al prezzo del greggio russo. «In primo luogo – ha spiegato Scholz – non dobbiamo cadere nella trappola tesa dal presidente russo Vladimir Putin di affermare che il mondo è diviso tra l’Occidente globale e tutti gli altri. Le democrazie esistono in tutto il mondo e hanno prospettive molto simili», ragione per cui la Germania ha invitato cinque paesi tra gli emergenti al vertice: India, Indonesia, Sudafrica, Senegal e Argentina. In un’intervista all’emittente ZDF, il cancelliere tedesco ha inoltre invitato a «non silurare» il G20 per la presenza della Russia e dello stesso Putin. «Una cosa è chiara: il G20 deve continuare a svolgere un ruolo». Il prossimo vertice è previsto per novembre in Indonesia. «Decideremo su questo tema poco prima del vertice», ha infine aggiunto Scholz. Ma sul tema anche la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, intervistata dalla stessa emittente, si è detta favorevole a una partecipazione dell’Occidente alla prossima riunione del G20. «Penso che sia meglio, se viene, dirgli in faccia quello che pensiamo. E poi dovrebbe anche prendere posizione. L’istituzione del G20 è troppo importante per lasciare che Putin la distrugga», ha osservato von der Leyen. Nel frattempo proseguono i combattimenti e i raid russi in Ucraina. «Nessun missile russo, nessun attacco può spezzare il morale degli ucraini. E ciascuno dei loro missili è un argomento nei nostri negoziati con i partner», ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, prima di collegarsi con i leader del G7. Quanto alla Russia «è falso parlare di default», ha affermato il Cremlino tramite il portavoce, Dmitry Peskov. Le accuse sul default della Federazione Russa, ha quindi spiegato a tale proposito, sono «infondate, il pagamento in valuta estera è stato effettuato a maggio». Sul Donbass, ha poi riferito, «abbiamo ripetutamente affermato che il futuro delle repubbliche di Luhansk e Donetsk e altri territori dell’Ucraina dovrebbe essere deciso dagli abitanti. La loro decisione è sovrana».