Le migliori esperienze del territorio sono state illustrate dai numerosi assessori regionali, provinciali e comunali che hanno partecipato ai webinar; presenti anche i rappresentanti del sindacato e delle associazioni datoriali di categoria, oltre a diversi imprenditori locali

Il progetto “P.UN.T.A.C.CAPO per il Centro-Nord” – Percorsi unitari territoriali attivi per il contrasto al caporalato per il Centro-Nord – ha trovato un puntuale riscontro fra gli utenti e nelle Istituzioni. Il coinvolgimento attivo del territorio ha permesso di raggiungere due grandi obiettivi, in linea con quello che era l’auspicio iniziale della nostra Organizzazione sindacale. In primo luogo, si è riusciti a raggiungere un bacino di persone difficile da intercettare. Si tratta di persone molto spesso non in regola con i documenti e che, quindi, mostrano una naturale diffidenza verso le Forze dell’ordine, ma non solo. Sono persone difficili da intercettare anche per i servizi sociali dei comuni, sempre per ragioni simili. Il risultato finale è che queste persone rischiano di scivolare verso condizioni di vita sempre più precarie. Con questo progetto abbiamo limitato fortemente questo rischio. L’altro obiettivo raggiunto pienamente – e di questo parliamo più nello specifico in questo numero di Meta sabato – è quello del coinvolgimento delle Istituzioni e delle associazioni di rappresentanza del mondo datoriale. Nelle pagine che seguono, infatti, fra le altre cose, si parla degli appuntamenti che si sono tenuti sul territorio. Causa Covid-19, questi appuntamenti sono stati via webinar; quel che conta, però, è che, grazie alle interlocuzioni portate avanti dalle varie figure presenti nel progetto, a questi webinar hanno partecipato diversi assessori regionali, provinciali e comunali, rappresentanti nazionali e locali delle maggiori organizzazioni datoriali dell’agricoltura e tantissimi imprenditori che hanno potuto portare la loro esperienza diretta, contribuendo alla riuscita del progetto.