L’analisi Istat, tra gli occupati, cala la soddisfazione per il proprio lavoro
I giudizi sulla percezione della situazione economica a livello familiare evidenziano qualche segnale di peggioramento. Lo scrive l’Istat nell’ultima analisi su “La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita” in cui spiega, appunto, che la percezione di peggioramento della situazione economica è salita al 30,5% dal 29,1%. In particolare ha riscontrato un peggioramento della propria situazione economica rispetto ad un anno fa il 32,4% delle famiglie del Centro Italia, il 31,1% di quelle del Mezzogiorno e il 29,4% di quelle residenti al Nord. Nonostante ciò, cresce la quota delle famiglie che valuta adeguate o ottime rispetto alle proprie esigenze le risorse economiche di cui dispone il nucleo famigliare, raggiungendo il 68,3% dal 66% del 2020. Nel Mezzogiorno, spiega l’Istituto, la quota di famiglie che valuta ottime o adeguate le proprie risorse passa dal 61,7% del 2020 al 64,8% del 2021, al Centro dal 66,3% al 68,3% e al Nord dal 68,7% al 70,8%. Per quanto riguarda il lavoro, le rilevazioni dell’Istat mostra un calo degli occupati che si dicono soddisfatti del proprio lavoro, dal 79% al 77,5%, con la flessione più marcata che si rileva al sud, dove la percentuale è passata dal 78,2% del 2020 al 75,4% del 2021. «Uomini e donne – precisa l’Istat -, che nel 2020 avevano espresso lo stesso livello di soddisfazione per il lavoro, tornano a differenziarsi nel 2021 per il maggior calo femminile. Per le donne, infatti, la soddisfazione scende al 76,6% contro il 78,2% degli uomini».