Meglio del Pil nel primo trimestre; pesano, però, gli effetti della guerra in Ucraina

Occupazione meglio del prodotto interno lordo nel primo trimestre di quest’anno. Resta, però, da capire cosa potrà succedere nei prossimi mesi, alla luce degli effetti fortemente negativi del caro energia e materie prime, causati in particolare dalla guerra russo-ucraina. Intanto, comunque, nei primi tre mesi dell’anno, gli occupati, misurati in unità di lavoro equivalenti a tempo pieno, sono aumentati dell’1,7% rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti e del 6,7% su base annua; meglio, appunto, del Pil che, nei due periodi considerati è cresciuto rispettivamente dello 0,1% e del 6,2%. La crescita degli occupati appare nel complesso diffusa, con le costruzioni (+3,8%) meglio dei servizi (+1,3%) e dell’industria in senso stretto (+0,6%). I contratti a tempo determinato (+98mila unità) continua ad andare meglio di quelli a tempo indeterminato (+85mila unità). Crescono però anche le cessazioni di rapporto di lavoro che sono state poco più di 2,5 milioni (+3,8%) a fronte di poco meno di 2,7 milioni di attivazioni (1,5%). Tutti numeri che impongono una attenta riflessione. Non è un caso che da settimane Cgil, Cisl, Uil e Ugl attendono di riprendere il confronto con il ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla partita relativa alla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, vista la scadenza del 30 giugno sulla strategia per l’apprendimento permanente.