Putin: «Missile Sarmat operativo entro la fine dell’anno». L’ambasciatore italiano in Russia convocato dal ministero degli Esteri

La guerra in Ucraina durerà a lungo e ad ogni modo la Russia non potrà più fidarsi dell’Occidente. In sintesi, è questo il pensiero che il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, ha espresso in un’intervista alla Nbc, ripresa dall’agenzia russa Ria. «Sì, sarà una crisi che durerà a lungo, ma non ci fideremo più dell’Occidente», ha risposto Peskov. Del resto Mosca si sta dotando di nuove armi. Il presidente Vladimir Putin ha oggi annunciato in un incontro al Cremlino con i diplomati dell’Accademia militare russa che «il missile balistico intercontinentale Sarmat sarà operativo entro la fine dell’anno». Nella stessa occasione è stato anche riferito che le forze militari dispiegate in Ucraina hanno iniziato a ricevere in dotazione i nuovi sistemi anti missile S-500. «Siamo orgogliosi che durante l’operazione militare speciale i nostri combattenti agiscano con coraggio, professionalità, come dei veri eroi», ha infine aggiunto il presidente russo. Il quadro non placa perciò le tensioni diplomatiche. Il Regno Unito, tramite la ministra degli Esteri Liz Truss, si è detto «determinato» a imporre nuove sanzioni alla Russia e continuerà a farlo «fino a quando non si ritirerà completamente dall’Ucraina». «Abbiamo intenzione di fornire più armi – ha poi aggiunto –, imporre altre sanzioni e sostenere l’Ucraina fino a quando la Russia non abbandonerà il territorio di Kiev». Intanto, però, si svolgerà in autunno un referendum per stabilire se la regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, diventerà parte della Federazione russa: ad annunciarlo è stata l’amministrazione filorussa, citata dall’agenzia Ria. E un altro fronte diplomatico può aprirsi nell’ambito dei combattenti stranieri catturati dai russi. Al riguardo il portavoce Peskov ha osservarto che «non possiamo escludere per loro la pena di morte». Secondo Peskov questi soldati «non sono coperti dalla convenzione di Ginevra». Le notizie dal teatro di battaglia, stando al portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, citato da Interfax, riferiscono che «l’esercito russo, in risposta all’attacco ucraino alle piattaforme di produzione di gas nel Mar Nero, ha distrutto gli hangar contenenti velivoli ucraini presso l’aeroporto militare di Shkolny, vicino a Odessa». Oggi, infine, l’ambasciatore italiano in Russia, Giorgio Starace, è stato convocato dal ministero degli Esteri, secondo quanto reso noto dalla Ria Novosti.