L’evento vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nel mondo

Oggi è la Giornata mondiale del rifugiato che, sottolinea l’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, «celebra il coraggio, la forza e la resilienza dei milioni di persone costrette a fuggire da conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani e persecuzioni». Tantissime sono le persone costrette a lasciare le proprie case: attualmente sono oltre 100 milioni, secondo una stima dell’Unhcr, che tiene conto anche dei rifugiati dovuti alla guerra in Ucraina.
Un sondaggio realizzato da Ipsos sostiene che gli italiani sono «favorevoli all’ingresso nel proprio Paese del maggior numero di persone in cerca di asilo per sfuggire a guerre/conflitti violenti (66%) oppure disastri naturali/effetti del cambiamento climatico (54%)». «La protezione non si esaurisce nell’accesso all’asilo, ma si manifesta concretamente attraverso un processo equo di integrazione sociale ed economica nel paese di accoglienza», ricorda l’Unhcr. «L’azione a favore dei rifugiati va rafforzata ora, nei momenti di accentuata crisi, secondo quell’approccio multilaterale, del quale l’Italia è storica e convinta sostenitrice», è l’invito invece del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione rilasciata in occasione di questa Giornata.