Martedì pomeriggio riparte il confronto con le parti sociali in vista del 30 giugno

Con una decina di giorni di anticipo rispetto alla scadenza del 30 giugno, è arrivata la convocazione delle parti sociali da parte del ministero del lavoro, anche per conto dei dicasteri della salute e dello sviluppo economico. Il tema è quello del Protocollo condiviso per il rientro in sicurezza e a contrasto della diffusione del Covid-19, sottoscritto già nella primavera del 2020 da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le altre parti sociali. Nella riunione di inizio aprile e poi in quella di maggio, tutti gli attori presenti decisero di prorogare la validità dell’intesa, salvo naturalmente quei passaggi venuti meno per effetto dell’aggiornamento della normativa vigente. Con il protocollo generale, si è anche deciso di mantenere in vigenza pure le intese settoriali. Non sono però mancate posizioni critiche rispetto al Protocollo, soprattutto sul versante delle associazioni datoriali. L’obbligo di fornitura delle mascherine ai dipendenti rappresenta infatti un costo, anche se, dall’altra parte, garantisce maggiormente i datori di lavoro davanti a possibili cause in caso di positività al Covid-19. La partita si presenta quindi molto delicata. Soprattutto dal ministero della salute si continua a predicare prudenza, per cui non è da escludere che possa arrivare una nuova richiesta di proroga, anche alla luce dell’aumento del numero dei contagi registratosi in queste ultime settimane in Italia.