Presentato a Cgil, Cisl, Uil, e Ugl e alle altre parti sociali la bozza del Piano nazionale

Qualche passo avanti sul versante del Piano nazionale sull’apprendimento permanente. Nella giornata odierna, infatti, è stata presentata una prima bozza del testo che, nella sua versione definitiva, rappresenterà lo strumento per il riconoscimento delle competenze e per la valorizzazione dei percorsi di studio e formativi. Aspetti decisivi, in un momento in cui è in atto una veloce transizione occupazionale verso il digitale ed una maggiore consapevolezza ambientale. Il testo, una volta definito anche tenendo conto della posizione delle regioni, rappresenterà un tassello importante del Piano nazionale di ripresa e resilienza, affiancando il programma Gol – Garanzia per l’occupazione dei lavoratori. I due strumenti sono infatti complementari fra loro e con il Fondo nuove competenze per le risorse finanziarie. Il ministero ha provato a tratteggiare un crono-programma. L’obiettivo, esplicitato ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e delle altre parti sociali, è quello di arrivare a definire il quadro entro un mese, anche se non è semplice per ragioni diverse, compresa la difficoltà di calare alcune raccomandazioni dell’Unione europea sulla realtà italiana, viste le competenze istituzionali delle regioni. Di certo, comunque, si tratta di un percorso da portare a compimento, considerando che, attualmente, soltanto un sette percento dei lavoratori oggi si riqualifica nel corso dell’anno.