Il presidente del Consiglio ribadisce la posizione italiana sull’adesione dell’Ucraina all’Unione europea, durante la sua visita in Israele

«L’Italia sostiene e continuerà a sostenere l’Ucraina e il suo desiderio di far parte dell’Europa». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo nel corso della sua visita in Israele, dove si trova per incontrare il premier israeliano, Naftali Bennett, il ministro degli Esteri, Yair Lapid, e il presidente Isacc Herzog. Al centro dei colloqui, tanti temi, tutti strettamente connessi: energia, Ucraina, crisi alimentare. Sull’energia, come scritto ieri, c’è un certo grado di interesse, condiviso con l’UE, sul progetto Eastmed, gasdotto da 1.900 chilometri, su cui è in corso lo studio di fattibilità (in via di conclusione), che collegherebbe i giacimenti israeliani e ciprioti alla Grecia e all’Italia. «Con il primo ministro Bennett abbiamo discusso anche della guerra in Ucraina», ha riferito Draghi, tra i leader occidentali maggiormente coinvolti negli sforzi per risolvere il problema legato al grano ucraino, fermo nei porti a causa del blocco russo. Il tempo a disposizione non è molto, avverte Draghi: «Abbiamo discusso anche del rischio di catastrofe alimentare dovuta al blocco dei porti del Mar Nero. Dobbiamo operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano. Abbiamo pochissimo tempo, perché tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere impossibile conservarlo».