Ancora quasi 2mila emendamenti da discutere sul provvedimento urgente

Ancora non si sblocca l’iter di conversione del decreto-legge Aiuti, mentre si continua a parlare di un nuovo provvedimento urgente con misure a sostegno del reddito delle famiglie di lavoratori dipendenti. Nonostante i tentativi di accordo fra i partiti di maggioranza e poi con la minoranza parlamentare, rimangono in piedi larga parte degli emendamenti al testo. Al momento, infatti, sono in discussione circa 1.800 emendamenti, cosa che potrebbe portare ad un allungamento dei tempi. Il decreto Aiuti contiene, fra le altre cose, la norma sul bonus di 200 euro. Gli articoli interessati sono il 30, il 31 e il 32. Se sul 30, Cgil, Cisl, Uil e Ugl non avevano presentato particolari osservazioni, sul 31 la discussione è stata molto più ampia, in quanto l’attuale formulazione presenta dei punti poco chiari, oltre ad un appesantimento burocratico quando è il beneficiario a dover presentare domanda. Una circostanza che potrebbe scoraggiare una parte significativa di cittadini, proprio quelli in maggiore sofferenza, peraltro. Rispetto al terzo articolo indicato, la questione è ancora tutta da definire, in quanto è previsto un rimando ad un decreto ministeriale per l’individuazione dei requisiti richiesti, compreso il tetto di reddito che nel caso del lavoro dipendente è fissato a 35mila euro, e per le procedure di accesso. Nelle prossime ore potrebbe però arrivare una accelerazione.