Lo rendono noto l’Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute

Cresce l’incidenza settimanale a livello nazionale, seppure lievemente. Lo rendono noto l’Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute, riferendo che nella settimana dal 3 al 9 giugno l’incidenza raggiunge i 222 casi ogni 100 mila abitanti, in aumento rispetto ai 207 ogni 100 mila della settimana precedente. Spulciando i dati emerge che l’incidenza dei casi cresce in dodici regioni e due province autonome – Trento e Bolzano –, con i valori più alti registrati in Sardegna (308,3 casi ogni 100 mila abitanti), Umbria (292) e Sicilia (286,6). Migliorano invece gli indicatori che descrivono l’impatto della pandemia sul sistema ospedaliero nazionale: il tasso di occupazione in terapia intensiva cala al 2% – dato aggiornato al 9 giugno –, versus il 2,3% del 2 giugno. Nelle aree mediche, al 9 giugno, il tasso di occupazione si attesta al 6,6%, in diminuzione rispetto al 7,1% di sette giorni prima. La quota dei casi scovati con l’attività di tracciamento dei contatti è in calo (10% versus all’11% della scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (42% rispetto al 42%) mentre cresce la percentuale dei casi diagnosticati con attività di screening (49% rispetto al 46%).