Zelensky propone esclusione della Russia dalla Fao. Onu: «Portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali»

Non c’è accordo sul grano, dunque il tentativo della Turchia in questo senso è fallito. «Non è stato raggiunto un accordo con la Turchia sulle esportazioni di grano ucraino attraverso il Mar Nero», ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel consueto briefing con i giornalisti. La Turchia ha spinto per un accordo tra Russia e Ucraina al fine di limitare la crisi alimentare globale, negoziando un passaggio sicuro per il grano bloccato nei porti del Mar Nero. Ma da un lato l’Ucraina ha accusato la Russia di imporre condizioni irragionevoli, dall’altro Mosca ha affermato che le forniture sono legate alla fine delle sanzioni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo oggi al consiglio ministeriale dell’Ocse, ha chiesto l’esclusione della Russia dalla Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura con sede a Roma. «Non ci possono essere discussioni per prolungare l’adesione della Russia alla Fao. Quale sarebbe il posto della Russia se causa la carestia per almeno 400 milioni di persone, se non oltre un miliardo?», ha quindi sostenuto il presidente ucraino. Intanto il premier britannico, Boris Johnson, continua a manifestare il proprio sostegno a Kiev: «Spingere l’Ucraina a un cattivo compromesso, a un accordo di pace imposto dalla Russia, sarebbe ripugnante e l’Occidente non deve farlo». In un tweet, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha scritto che «l’invasione russa dell’Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà, abbiamo bisogno di azioni immediate: 1. Dobbiamo portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali. 2. Abbiamo bisogno di rendere immediatamente disponibili risorse per aiutare i paesi e le comunità più povere». Quasi cinque milioni di profughi ucraini sono stati registrati in 44 paesi europei dal 24 febbraio scorso, giorno in cui è iniziata l’invasione russa in Ucraina, ha riferito l’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati. Il numero preciso è di 4.816.923 rifugiati. «Sono molti di più gli ucraini che hanno effettivamente lasciato il paese: i dati, infatti, dicono che al 7 giugno erano stati registrati più di 7,3 milioni di attraversamenti di frontiera in uscita dall’Ucraina. Altri 2,3 milioni di attraversamenti sono stati registrati per rientrare nel paese», ha sottolineato l’Unhcr.