Ramazza: «Ci troviamo di fronte alla sfida delle politiche attive, si impone un atteggiamento scevro da tare ideologiche»

Lo ha detto Alessandro Ramazza, presidente di Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il lavoro che rappresenta oltre l’85% del settore, a margine dell’Assemblea Pubblica: «Le Agenzie per il Lavoro sono un driver essenziale per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro con tutti i diritti e le tutele dell’occupazione dipendente e per un più rapido accesso al lavoro stabile. A venticinque anni dal “pacchetto Treu” in alcuni persiste una sospettosa diffidenza, tutta italiana, nonostante con le Agenzie lavorino mediamente più di 500mila persone, oltre 110mila delle quali con un contratto a tempo indeterminato». Presente all’evento non a caso anche Tiziano Treu, presidente del Cnel. Dalla ricerca Ipsos, presentata all’inizio dei lavori al presidente Nando Pagnoncelli, è emerso che chi lavora con le Agenzie consiglierebbe di rivolgersi a questo canale nel 91% dei casi, mentre nella popolazione la conoscenza del “lavoro in somministrazione” resta bassa, quasi una persona su due non sa esattamente cos’è. Oggi, secondo Ipsos, l’accesso al lavoro tramite Agenzia avviene più velocemente che in passato: entro 6 mesi rispetto agli 8 del 2018. D’altronde, manca la concorrenza dello Stato e cioè dei malfunzionanti, ad oggi, Centri per l’Impiego. Secondo l’Osservatorio Assolavoro Datalab, nei primi tre mesi del 2022 il numero medio mensile di persone che lavorano tramite Agenzia sfiora quota 500mila. A marzo 2022, nuovo picco storico dei lavoratori in somministrazione con contratto a tempo indeterminato: quasi 113 mila unità. Da novembre 2018 a novembre 2021, il 42% dei nuovi contratti a tempo indeterminato è stato sottoscritto con una Agenzia per il Lavoro.