I consumi di aprile. L’indice generale delle vendite ha riportato una variazione nulla

Ad aprile l’Istituto nazionale di statistica ha registrato un calo delle vendite al dettaglio di beni non alimentari, dello 0,6% in valore e dello 0,8% in volume. Un risultato che, contrapponendosi al +0,7% in valore e al +0,2% in volume delle vendite di generi alimentari, ha comportato una stazionarietà dell’indice generale rispetto a marzo. A livello trimestrale le vendite risultano invece in crescita in termini di valore (+0,3%, con un +0,3% per quelle non alimentari e un +0,2% per quelle alimentari), mentre sono diminuite in termini di volumi venduti (-0,8%, con un +0,1% per i non alimentari e un -1,9% pe gli alimentari). Per quanto riguarda invece il confronto annuo, le rilevazioni mostrano un aumento tendenziale dell’8,4% in valore e del 4,4% in volume. «Sono in crescita – spiega l’Istat – le vendite dei beni non alimentari (+11,2% in valore e +9,3% in volume) mentre quelle dei beni alimentari registrano un aumento in valore (+5,5%) e una diminuzione in volume (-0,8%)». A crescere tra i beni non alimentari, rispetto allo stesso mese di un anno fa, sono tutte le tipologie di prodotto e in particolar modo il comparto dei mobili, articoli tessili e arredamento, con un +26%. Bene anche abbigliamento e pellicceria, con un aumento delle vendite del 20,8%. Dal dettaglio delle diverse forme distributive emerge un aumento del 7,7% del valore delle vendite della grande distribuzione, mentre per le imprese operanti su piccole superfici l’Istat indica un +10,1%, un +4,2% per le vendite al di fuori dei negozi ed un +1,9% per il commercio elettronico.