I sindacati di categoria lamentano condizioni di lavoro assolutamente inaccettabili

Si apre uno nuovo fronte nei cieli italiani, ma questa volta non interessa in maniera particolare soltanto il destino degli ex vettori nazionali, Alitalia, oggi Ita Airways, e Airitaly. Nella giornata dell’8 giugno, infatti, è prevista una astensione dal lavoro anche dei dipendenti di Easyjet, Ryanair, Malta Air, con la sussidiaria Crewlink, e Volotea, alla quale si aggiungono quelle del personale Enav del centro di controllo di Milano, dei dipendenti Alitalia e di Ita Airways. Uno sciopero che avrà modalità orarie diverse, con fasce che possono andare dalle 8 alle 20 (centro Enav) o dalle 10 alle 14 o dalle 13 alle 17. Ancora non è chiaro quali saranno le ripercussioni, ma di certo si annunciano forti ricadute sul servizio, considerando che si parla di circa 2.100 voli e di quasi 357mila passeggeri potenziali. È da tempo che le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono impegnate in un difficile doppio confronto, dalla risoluzione dei quali dipende la tenuta del trasporto aereo nel nostro Paese. Da una parte, infatti, vi è tutta la vicenda del passaggio da Alitalia a Ita Airways con la partita tutta da giocare sul versante della partnership industriale, dall’altra rimane l’annosa questione delle condizioni di lavoro nelle compagnie low cost. Si tratta di rivendicazioni salariali, ma non solo in quanto i sindacati parlano di condizioni di lavoro assolutamente inaccettabili.