Sono rispettivamente Aosta, Piacenza e Cagliari, secondo la classifica stilata dal Sole 24 Ore. Che sottolinea le performance negative delle grandi metropoli

Aosta, Piacenza e Cagliari sono rispettivamente le province migliori per la Qualità della vita per altrettante fasce d’età: bambini, giovani e anziani. Lo rivela la classifica stilata dal Sole 24 Ore, che tiene conto di molti parametri statistici, tutti forniti da fonti certificate: ISTAT, MIUR, Centro Studi Tagliacarne, Iqvia. «Le classifiche, pubblicate per la prima volta a giugno 2021 come una tappa della storica indagine di fine anno, sono state aggiornate dal Sole 24 Ore per raccontare come è cambiata la mappa del benessere in base alle “risposte” dei territori alle esigenze specifiche di tre target generazionali». Il Sole 24 Ore ha così confermato 31 indicatori sui 36 utilizzati in occasione della scorsa edizione. Diverse le new entry: la percentuale di edifici scolastici, le imprese attive nell’eCommerce, la presenza di medici specialistici. Rispetto al 2021 migliora ad esempio l’indice della speranza di vita dei più anziani. A Bergamo, in particolare: lo scorso anno, la città lombarda pagava l’impatto della pandemia da coronavirus. In peggioramento alcuni indicatori usati per misurare la qualità della vita tra i più giovani: è aumentata mediamente l’incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio – ciò ha penalizzato l’accesso alla casa tra i più giovani, specie nelle grandi metropoli –, molti bar e discoteche hanno chiuso (-2,6% su base annua) mentre, sebbene non in modo omogeneo, è diminuita l’incidenza degli amministratori comunali con meno di 40 anni. Gli indicatori che registrano un’inversione di tendenza positiva su base annua sono i posti autorizzati negli asili nido (+5,5%), il tasso di fecondità (+0,8%) e il numero di infermieri ogni 100mila abitanti (+0,3%). Il Sole 24 Ore osserva che le grandi città «sono concentrate nella seconda metà della classifica» legata al benessere dei bambini – un paio di esempi: Milano (60° posto), Roma (83°) – dei giovani – Milano (95ª) e Roma (105ª) –, ma vanno male anche alcune province “universitarie”, come Padova (56ª), Perugia (65ª), Pavia (71ª), Pisa (86ª), Venezia (102ª). Analizzando la classifica, emergono significative differenze territoriale su base generazionale. Aosta è al 1° posto per i bambini, al 6° posto per gli anziani mentre «scivola» al 37° posto per i giovani. Piacenza, in testa per i giovani, scende al 42° posto per gli anziani e al 75° posto per i bambini. Infine Cagliari, che conquista il primato nel benessere degli anziani, perde posizioni negli altri due indici, piazzandosi al 21° posto in quello dei bambini e all’80° per i giovani. Trento è l’unica provincia che strappa un posto in tutte e tre le top ten. A seguire Parma, che rimane sempre tra le prime quindici.