Il leader della Lega torna ad escludere un esecutivo di larghe intese anche in occasione della prossima legislatura

«Esperienza doverosa, ma assolutamente irripetibile». Così il segretario leghista, Matteo Salvini, commenta all’Aria Pulita, in onda su 7 Gold, il governo di larghe intese, che vede il coinvolgimento di Lega, Movimento 5 stelle e Partito democratico, escludendo categoricamente – «Basta. Lo abbiamo fatto per superare l’epidemica di Covid che ora spero sia alle spalle» – un bis. Al netto delle distanze ideologiche, la convivenza quotidiana si è rivelata piuttosto difficile: «Governare con Pd e M5s che passano tutto il tempo ad insultare la Lega non è facile», ha osservato Salvini. Che, sempre in giornata, durante un evento elettorale a Milano, ha denunciato «il muro di censura, del silenzio, del bavaglio e dell’omertà che c’è intorno ai referendum sulla giustizia di domenica prossima, che sono un’occasione storica, rivoluzionaria, pacifica di cambiamento». «Questa congiura del silenzio mi fa pensare che a una certa sinistra convenga continuare a controllare una minoranza della magistratura», ha concluso. Su un’eventuale (nuovo) governo di larghe intese, si è espresso anche il leader del Pd, Enrico Letta, nei giorni scorsi. «Il governo delle larghe intese termina con questo Parlamento, dopo le prossime elezioni politiche saranno i cittadini a decidere la maggioranza e noi puntiamo ad avere la maggioranza di centrosinistra che posa governare il Paese secondo un progetto riformatore e progressista», ha detto.