Come era facile prevedere, il governo si è visto costretto ad intervenire nuovamente sulla gestione dell’emergenza Ucraina, visto il perdurare del conflitto. L’articolo 44 incrementa di 15mila unità e di 20mila unità i destinatari di forme di assistenza diffusa e di forme di sostentamento, con 27 milioni destinati alle prestazioni sanitarie. 40 milioni sono invece destinati ai comuni che ospitano profughi ucraini in maniera significativa. L’articolo 45 istituisce un fondo da 3 milioni per le attività di protezione civile all’estero (RescEU), mentre l’articolo 46 rimanda ad una o più ordinanze del ministro dell’istruzione per lo svolgimento degli esami di terza media e di quinto superiore da parte di giovani ucraini. L’articolo 47 disciplina le procedure di cambio della banconota ucraina (hryvnia) in euro. L’articolo 48 introduce un meccanismo, per effetto del quale, le maggiori risorse derivanti dalla richiesta di cofinanziamento al 100% dei programmi operativi 2014-2020 dei fondi strutturali europei possono essere utilizzate per fronteggiare l’emergenza ucraina. Il decreto-legge 50/2022 contiene infine una serie di misure diverse che vanno dal recepimento della direttiva (UE) 2019/2177 sull’Autorità bancaria europea (articolo 50) alla proroga dei contratti di collaborazione per il settore della cultura possono essere prorogati fino al 31 dicembre 2022, entro il limite di spesa di 7.004.500 euro, e sempre le proroga della validità delle graduatorie del concorso Ripam per due anni (articolo 51).