Dalla proroga dei navigator al trasporto pubblico locale, fino ad arrivare al Pnrr

Alcuni articoli del decreto-legge 50/2022 intercettano delle esigenze immediate. Una di queste è quella che rimanda alla vicenda dei navigator, la figura di supporto nell’ambito dei centri per l’impiego. L’articolo 34 prevede una ricontrattualizzazione da parte dell’Anpal per due mesi, a decorrere dal 1° giugno, per lo sviluppo del programma Gol. Poi si vedrà. L’articolo 35 istituisce un fondo da 79 milioni per il riconoscimento di contributi da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale entro il 31 dicembre 2022, mentre l’articolo 36 aggiunge altri 50 milioni per i servizi aggiuntivi, sempre per il trasporto pubblico locale. L’articolo 37 assegna 100 milioni al fondo nazionale per il sostegno alle locazioni. Di impatto diverso gli articoli 38, volto a potenziare i servizi di cittadinanza digitale nei comuni con meno di 15mila abitanti, e 39, che destina le risorse non spese stanziate con i decreti del 2021 per lo sport al fondo unico per il sostegno del movimento sportivo. Per effetto dell’articolo 40, il fondo per il finanziamento corrente del Servizio sanitario è incrementato di 200 milioni; 170 milioni, invece, vanno a comuni e città metropolitane, con la possibilità per gli enti locali di anticipare l’impiego dell’avanzo di amministrazione. Altri 80 milioni vanno alle province e alle città metropolitane per compensare il calo del gettito derivante dall’imposta provinciale di trascrizione e Rc auto. L’articolo 42 istituisce un fondo ad hoc a sostegno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza nelle grandi città, con una dotazione iniziale di 325 milioni e complessiva superiore ai 650 milioni dal 2022 al 2026. Il successivo articolo 43 istituisce un fondo da 30 milioni per il 2022 e da 15 milioni per il 2023 per il riequilibrio finanziario di province, città metropolitane e comuni capoluogo di provincia. I sindaci dei comuni capoluogo di provincia, con disavanzo pro-capite superiore a 500 euro (1.000 per città metropolitane), possono sottoscrivere un accordo per il ripiano del disavanzo.