A fronte di un leggero calo rispetto al mese precedente, aprile 2022 vede un numero di occupati superiore a quello di aprile 2021 del 3,0% (+670mila unità). Così secondo le rilevazioni Istat. L’aumento è trasversale per genere, età e posizione professionale. Il tasso di occupazione, in aumento di 2,3 punti percentuali, sale per tutte le classi di età, con una crescita di 2,6 punti per gli uomini e di 2 punti per le donne, mentre quello di disoccupazione scende all’8,4%1 nel complesso (-0,1 punti) e al 23,8% tra i giovani (-1,4 punti). Rispetto ad aprile 2021, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-17,0%, pari a -428mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,0%, pari a -540mila). Nel commentare i dati, l’Istat evidenzia che il calo degli occupati, che resta comunque sopra quota 23 milioni, è arrivato dopo due mesi di forte crescita. Non solo, nel confronto annuale con aprile 2021, la crescita del numero di occupati è per oltre la metà dei casi legata a dipendenti a termine, la cui stima supera i 3 milioni 150 mila, il valore più alto dal 1977.
Guardando le note dolenti, il calo mensile degli occupati (-12mila unità) è dovuto alla componente femminile (-43mila unità), mentre quella maschile aumenta (+31mila). Su base annua le occupate donne aumentano di 289mila unità, mentre gli occupati uomini crescono di 380mila unità. Se si guarda al tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni ad aprile per le donne scende di 0,2 punti su marzo, al 50,8%, mentre per gli uomini sale di 0,2 punti, al 69%.