A Severodonetsk sono ancora 12 mila i civili intrappolati. Lavrov in Turchia l’8 giugno per discutere la creazione di «corridoi sicuri» per il trasporto di grano ucraino

L’intera regione di Lugansk e Donetsk occupata entro il primo luglio? Sarebbe questo l’ordine dato dal presidente russo Vladimir Putin, stando a quanto riportato da Channel 24, citando fonti dei servizi segreti ucraini. Intanto appare vicina la resa per la città di Severodonetsk, dove il Consiglio norvegese per i rifugiati ha dichiarato che fino a 12 mila civili rimangono intrappolati e bisognosi di aiuto. Le autorità della regione di Kherson, nel frattempo, intendono avviare a breve la questione dell’adesione della regione alla Federazione Russa. Lo ha annunciato Kirill Stremousov, vicecapo dell’amministrazione civile militare di Kherson nominato da Mosca. Ma con ogni probabilità la notizia più importante delle ultime ore riguarda il raggiunto accordo sul sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione europea contro la Russia, annunciato intorno alla mezzanotte dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e comprendente il divieto di esportazione di petrolio russo nell’UE. Quando il 24 febbraio le truppe di Mosca hanno invaso l’Ucraina, l’UE ha provato a dare una risposta immediata e unitaria che però, con il passare delle settimane, mano a mano che aumentava la pressione sulla Russia, si è smarrita. Alla fine l’Ungheria, non favorevole all’ipotesi di embargo, è riuscita a ottenere ciò che voleva, vale a dire un’esenzione dalla misura. Ma le divisioni interne all’UE sono state messe in evidenza anche dalla “guerra di annunci” tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e lo stesso Michel. Ora l’attenzione si sposta sulla sicurezza alimentare. I capi di stato e di governo europei riuniti a Bruxelles hanno adottato le conclusioni del vertice con un appello alla Russia a porre fine agli attacchi alle infrastrutture di trasporto in Ucraina, revocare il blocco dei porti ucraini del Mar Nero e consentire le esportazioni di cibo. In precedenza dal Bahrein dove è in visita il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, citato da Ria Novosti, aveva affermato che «da più di un mese» Mosca prende misure per «l’esportazione gratuita di grano ucraino», ma è «importante garantire le uscite portuali» e che «Kiev proceda allo sminamento». Lavrov, ad ogni modo, si recherà in Turchia l’8 giugno per discutere la creazione di «corridoi sicuri» per il trasporto di grano ucraino. Inoltre Kiev denuncia: «I russi stanno portando via l’acciaio da Mariupol occupata». A riferirlo il consigliere del ministro dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, su Twitter. «Stanno prendendo tutto quello che possono, ma devono capire che non resteranno lì a lungo».