Dall’intervento “P.Un.T.A.C.Capo” – Percorsi unitari territoriali attivi per il contrasto al caporalato per il Centro-Nord – finanziato nell’ambito del Fondo FAMI 2014-2020, i proponenti in Ats si attendono un pacchetto di risultati tutti misurabili sotto il profilo quantitativo e valutabili sotto quello qualitativo. In primo luogo, l’implementazione di un sistema di matching fra domanda e offerta (piattaforma o app) per la chiamata diretta dei profili ritenuti idonei dalle aziende, che riguarderà i destinatari diretti del progetto, su scala locale, e consentirà di pervenire, a tendere, ad un modello estendibile su più vasta scala. In secondo luogo, la partecipazione dei mille destinatari a sessanta seminari di formazione e informazione in materia di cittadinanza, educazione civica, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, diritti e tutele nell’ambito del lavoro, avviamento a soluzioni o programmi di integrazione abitativa, educazione e sicurezza stradale. Un terzo risultato atteso è l’inserimento di sessanta destinatari in percorsi di accrescimento delle competenze civico-linguistiche, per l’accompagnamento al conseguimento della certificazione linguistica di livello A2, con la previsione ulteriore che almeno il 30% dei partecipanti possa accedere all’esame. Un quarto risultato atteso porta al sostegno all’integrazione abitativa, attraverso l’erogazione di duecento voucher o contributi abitativi ad un target specifico di destinatari nei diversi territori coinvolti e l’attivazione di reti territoriali di supporto. Il quinto risultato atteso prevede la realizzazione e la distribuzione di kit per la sicurezza stradale (almeno 800 kit), che, in connessione con i seminari sull’educazione e la sicurezza stradale, rispondono all’esigenza di ridurre gli incidenti dei quali sono spesso vittime i lavoratori immigrati. Da ultimo, si prevedono sportelli dedicati negli ambiti territoriali di intervento e facilitazione all’accesso ai servizi, anche grazie alla mediazione interculturale e linguistica.