Garante Scioperi: «Serve “patto sociale” per rilanciare politiche attive». Uno dei passaggi più significativi contenuti nella relazione annuale del presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali

Certamente occorre un patto sociale e non solo per le politiche attive, purché sia con tutte le parti sociali che rappresentano il mondo del lavoro e dell’impresa, perché solo così sarebbe davvero efficace, e soprattutto è un bene che sempre di più da parte dalle istituzioni, stavolta dal presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, Giuseppe Santoro-Passarelli, si metta in evidenza la necessità di iniziative che da parte delle istituzioni, nazionali e locali, volte a promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo. «In un contesto di profonda incertezza derivante dalla crisi pandemica prima e dalla tragica guerra in Ucraina – che, già di per sé, ha delle conseguenze dirette su alcuni servizi pubblici essenziali (basti pensare all’energia elettrica, al gas, al rifornimento di carburante) – sembra opportuno richiamare, l’esigenza, da più parti auspicata, di un “patto sociale” che ponga il lavoro al centro degli obiettivi e rilanci le politiche attive del lavoro, in accordo con le Regioni, anche al fine di un ottimale impiego dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza». Questo è uno dei passaggi più significativi contenuti nella relazione annuale del presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, Giuseppe Santoro-Passarelli, presentata oggi a Montecitorio. «È doveroso, da parte nostra, richiamare, ancora una volta, dinanzi ai tragici incidenti e la elevata mortalità nei luoghi di lavoro che, nella prima metà di quest’anno, hanno causato la perdita di vite di lavoratrici e lavoratori e di giovani che svolgevano periodi di formazione nelle aziende, l’esigenza dello scrupoloso rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro», è scritto ancora nel documento. «Il conflitto collettivo è un elemento irrinunciabile nel nostro ordinamento costituzionale e anche un valore nella nostra crescita democratica. È necessario, al tal fine, che esso si svolga nel rispetto delle regole e in tale prospettiva, non possiamo che rinnovare l’appello alle parti sociali, Organizzazioni sindacali, aziende e amministrazioni erogatrici di servizi essenziali, a consolidare il proprio ruolo di responsabilità nel governo del conflitto collettivo, rafforzando anche il dovere di influenza verso i propri iscritti», è l’esortazione rivolta infatti a tutte le parti sociali e contenuta nella stessa relazione. A buon intenditor…