Tutti d’accordo sulla centralità della formazione, ma serve accelerare

Le politiche attive continuano ad essere al centro dell’attenzione di tutte le componenti, in attesa che si passi, finalmente, dalle parole ai fatti. A parlare della cosa sono stati oggi il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, e il presidente della commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, Giuseppe Santoro-Passarelli. Il ministro, intervenendo ad un evento organizzato dalla regione Lazio, è tornato sullo stato di attuazione del programma Gol, la Garanzia per l’occupazione dei lavoratori. Il programma nazionale, introdotto dal precedente ministro Nunzia Catalfo, sta entrando nella fase pienamente operativa, come anticipato nei giorni scorsi ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e delle associazioni datoriali. Il programma Gol, per molti versi, è mutuato sull’esperienza di Garanzia giovani. Per il garante, le politiche attive possono essere uno strumento utile per ridurre le tensioni nei luoghi di lavoro, in quanto strumento per favorire la gestione del personale in vista di una diversa ricollocazione. Nei giorni scorsi, il ministero del lavoro ha avviato un tavolo tecnico utile a capire come potenziare il ruolo degli enti paritetici per la formazione continua, oggi attivi quasi esclusivamente sul versante della riqualificazione del personale dipendente in servizio. La legge di bilancio ha, però, previsto l’estensione delle attività.