di Francesco Paolo CaponeSegretario Generale UGL

Un protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dei “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” – ovvero l’alternanza scuola-lavoro – è stato firmato ieri dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e quello dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, assieme al direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, ed al presidente dell’Inail, Franco Bettoni. Un accordo di durata triennale che implica la realizzazione di progetti educativi e didattici sulla materia della salute e sicurezza sul lavoro, promuovendo una maggiore conoscenza delle norme e una più capillare diffusione dei valori, con l’obiettivo di ridurre gli infortuni, che, purtroppo, si sono verificati, e in alcune circostanze anche con conseguenze fatali, nell’attuazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. La formazione su salute e sicurezza sarà rivolta a dirigenti scolastici, docenti e, soprattutto, studenti, specie a quelli coinvolti nell’alternanza ed a quelli che, nelle fasi conclusive del percorso scolastico, sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro vero e proprio. Anche le stesse imprese, in base al protocollo, saranno interessate da questi progetti formativi. Con il proposito, come chiarito da Orlando, di «diffondere la sicurezza in tutti i luoghi dell’istruzione» e «fare dei luoghi di lavoro un posto più sicuro». Bene, si tratta di un primo passo verso la direzione da tempo caldeggiata dall’Ugl: l’inserimento della materia della salute e sicurezza sul lavoro in tutte le scuole. Quest’anno scolastico sta volgendo al termine ed è essenziale prepararsi con anticipo per fare in modo che quello che inizierà a settembre sia migliore di quello che sta per finire, segnato da gravissimi lutti fra gli studenti, Giuseppe Lenoci e Lorenzo Parelli, che hanno perso la vita, ed anche da diversi ragazzi coinvolti in altri incidenti, fatti che hanno determinato anche inevitabili proteste. Sperando che questo protocollo ottenga gli effetti sperati e sia solo un tassello in un mosaico generale di maggiore sicurezza e cultura della sicurezza. Nella scuola come nel mondo del lavoro. Per quanto riguarda la scuola, gli obiettivi per il nuovo anno, relativamente a questo tema, dovrebbero essere due: da un lato fare in modo che l’alternanza sia un’attività sicura di formazione e non una forma di sotto-occupazione peraltro rischiosa, dall’altro far entrare la materia della salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole, possibilmente in modo definitivo, come elemento indispensabile dell’educazione civica delle giovani generazioni, di quelli che saranno i lavoratori e gli imprenditori di domani, in modo che assorbano fin da subito i concetti e i principi, in base ai quali ogni lavoro deve essere, prima di tutto, sicuro.