Restano ampie le distanze tra Mosca e Kiev. Il Cremlino: «Ucraina accetti nostre richieste e realtà di fatto»

«In un mondo come quello contemporaneo, un paese come la Russia non si può mettere da parte, isolare, chi ci prova crea danni prima di tutto a se stesso». Così il presidente russo, Vladimir Putin, intervenendo in videoconferenza alla sessione plenaria del Forum economico eurasiatico. «Il furto di asset da parte dell’Occidente non porterà a nulla di buono», ha poi aggiunto. L’ipotesi di un cessate il fuoco immediato tra Mosca e Kiev continua ad apparire alquanto remoto alla luce delle posizioni distanti che mantengono tanto la Russia quanto l’Ucraina. «Mosca sta aspettando che Kiev accetti le richieste di Mosca e capisca la situazione de facto, la situazione reale», ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Queste non sono concessioni territoriali. Kiev ha bisogno, lo ripeto ancora una volta, di riconoscere la situazione de facto e di valutare con sobrietà», ha quindi aggiunto. Ma l’idea del Cremlino di certo non convince gli ucraini. In un videomessaggio, infatti, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è tornato a ribadire che il suo paese non farà concessioni territoriali. Al riguardo ha parlato anche il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel suo intervento al forum economico mondiale di Davos: «Mosca non accetta che vogliamo far parte dell’Europa, vuole occupare l’Ucraina e credo che il suo obiettivo non si fermerà al confine. Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma tutti voi perché abbiamo gli stessi valori». Oggi il primo ministro finlandese Sanna Marin ha visitato Irpin. «Abbiamo mostrato le conseguenze della “pace russa” lasciata dagli occupanti e discusso la questione dell’assistenza nella ricostruzione della nostra città», ha spiegato la segretaria del consiglio comunale Angela Makeyeva ringraziando la Finlandia per la sua posizione sull’integrità territoriale dell’Ucraina, l’imposizione di severe sanzioni contro la Russia e il supporto e l’assistenza militari. Secondo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il quale ha rilasciato un’intervista al quotidiano polacco Rzeczpospolita, il conflitto tra Russia e Ucraina è diventato «una guerra di logoramento» e «le guerre sono imprevedibili, nessuno può dire con certezza come e quando finirà». Sul campo, stando a quanto riferito da Kiev, la Russia ha attaccato nelle ultime ore 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk.