Arrestato già nel 2017 in Uruguay, riuscì ad evadere

La Corte suprema federale brasiliana ha respinto all’unanimità l’appello contro l’estradizione in Italia del boss della ‘Ndrangheta Rocco Morabito, presentato dalla sua difesa lo scorso marzo. La decisione del tribunale è definitiva e quindi il boss del narcotraffico sarà estradato e consegnato alle autorità italiane. Considerato, prima dell’arresto, il più importante latitante italiano dopo Matteo Messina Denaro, deve scontare una condanna definitiva a 30 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di droga. Originario di Africo (Reggio Calabria), 54enne, nel settembre del 2017 fu arrestato in un hotel di Montevideo, in Uruguay, dopo una latitanza di 23 anni e già allora doveva essere estradato in Italia, ma riuscì a evadere, insieme ad altri tre detenuti, scappando dalla terrazza del carcere dove era detenuto. Per la vicenda furono indagati 15 agenti penitenziario. Il secondo arresto è avvenuto invece a Joao Pessoa, nello stato del Paraiba, in Brasile, in un’operazione dei Carabinieri del Ros in collaborazione con la DEA e il FBI . Insieme a lui finì in manette anche il latitante Vincenzo Pasquino, considerato anch’esso uno dei latitanti più pericolosi, secondo la lista del Ministero dell’Interno.