Scontri nella notte tra tifosi romanisti, olandesi e polizia

Questa sera la Roma torna a giocare una finale europea a distanza di oltre 30 anni dall’ultima volta. In palio, la Conference League, torneo alla sua prima edizione. Tra il trofeo e i giallorossi, a digiuno di successi dal 2008, c’è il Feyenoord, squadra olandese. «Questa coppa è la nostra Champions, sarebbe meraviglioso vincere per la città, per il club e per tutti noi», ha detto l’allenatore romanista, José Mourinho, in conferenza stampa alla vigilia del match. Niente calcoli, dunque. Né turnover. In campo andranno i migliori undici: Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Mkhitaryan, Zalewski; Pellegrini, Zaniolo; Abraham. «Abbiamo preparato bene questa partita, conosciamo la forza della Roma e sappiamo cosa dovremo fare in campo, almeno lo spero», ha ammesso in conferenza il tecnico degli olandesi, Arne Slot. Che in campo dovrebbe mandare la seguente formazione: Bijlow; Geertruida, Trauner, Senesi, Malacia; Kokcu, Aursnes; Nelson, Til, Sinisterra; Dessers. Tutto è pronto, a Tirana. Orario di inizio alle 21. A rovinare una splendida atmosfera è stata la cornice, purtroppo: nella notte si sono registrati scontri tra la polizia, i tifosi romanisti e quelli olandesi. Almeno sessanta i fermati (48 italiani, 12 olandesi), 30 i feriti.