Sanchez annuncia la partecipazione di Svezia e Finlandia a summit Nato. Il Cremlino sul piano di pace italiano: «Non lo abbiamo ricevuto». Ma Medvedev lo boccia

Svezia e Finlandia parteciperanno al summit Nato che si terrà in Spagna dal 28 al 30 giugno. Ad annunciarlo è stato il premier spagnolo, Pedro Sanchez, al World Economic Forum. Entrambi i paesi nei giorni scorsi hanno avanzato richiesta formale di adesione all’Alleanza atlantica, ma non tutti concordano sull’iniziativa. In particolare la Turchia che fin qui si è opposta alla possibilità, motivo per cui Finlandia e Svezia invieranno a breve delle delegazioni ad Ankara con l’obiettivo di vincere la resistenza del governo turco, secondo cui i due paesi scandinavi ospitano «terroristi» del Pkk. Ad ogni modo il teatro di guerre ucraino è al centro del World Economic Forum. «Il copione dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina arriva direttamente da un altro secolo», è la posizione che dal palco di Davos ha espresso la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «Questa – ha quindi aggiunto – non è solo una questione di sopravvivenza dell’Ucraina. Non è solo una questione di sicurezza europea. Questo mette in discussione il nostro intero ordine internazionale. Ed è per questo che contrastare l’aggressione russa è un compito dell’intera comunità globale. L’Ucraina deve vincere». Ma l’accusa più grande verso Mosca riguarda la possibile crisi alimentare globale che la guerra potrebbe innescare. «L’artiglieria russa – ha affermato von der Leyen – sta deliberatamente bombardando i depositi di grano in tutta l’Ucraina. E le navi da guerra russe nel Mar Nero stanno bloccando le navi ucraine piene di grano e semi di girasole». Intanto le forze armate danesi hanno deciso di inviare all’Ucraina missili anti-nave Harpoon a lungo raggio, in grado di colpire le unità russe nell’area settentrionale del Mar Nero. A Mariupol, durante lo smantellamento di un grattacielo, «sono stati trovati circa 200 cadaveri nel seminterrato», ha riferito sul suo canale Telegram il portavoce del sindaco della città, Petro Andryushchenko. Mentre il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, ha ribadito che l’operazione in Ucraina continuerà fino al completamento degli obiettivi, sul piano diplomatico, nonostante il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, abbia dichiarato che le autorità russe non hanno ancora visto le proposte contenute nel piano di pace promosso dall’Italia («Speriamo di riceverle attraverso i canali diplomatici e di poterle esaminare», ha quindi aggiunto), il vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex presidente, Dmitry Medvedev, ha criticato il piano italiano per l’Ucraina affermando che «c’è la sensazione che sia stato preparato non da diplomatici, ma da politologi locali, che hanno letto dei giornali provinciali e operano soltanto sulla base delle notizie false ucraine». «Se si devono proporre iniziative di pace allora dovrebbero basarsi su un approccio reale che deve rispecchiare lo stato delle cose. E un tale documento già da tempo è stato proposto dalla Russia per la discussione», ha osservato Medvedev, stando a quanto riporta la Tass.