Mosca: «Liberazione Lugansk si sta avvicinando alla fine». Kiev ordina a difensori dell’Azovstal di smettere di combattere

Il Donbass è un «inferno»: così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio notturno in cui ha sottolineato che nella regione «gli occupanti stanno cercando di aumentare la pressione. È l’inferno e non è un’esagerazione». Intanto «i gruppi delle Forze Armate russe, insieme alle milizie popolari di Lugansk e della Repubblica Popolare di Donetsk, continuano ad espandere il loro controllo sui territori del Donbass. La liberazione della Repubblica Popolare di Lugansk si sta avvicinando alla fine», ha annunciato il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, secondo quanto riporta la Tass. Kherson, città ucraina a nord della Crimea occupata da Mosca, «presto diventerà parte» della Federazione russa. A dichiararlo, in questo caso, è stato il sindaco della città, nominato dai russi, Volodymyr Saldo, citato dal Kyiv Independent. Saldo ha poi affermato che «noi vediamo nella Federazione russa il nostro paese». I combattenti dell’Azovstal hanno infine ricevuto da Kiev l’ordine di smettere di combattere. Lo ha reso noto in un videomessaggio il comandante del battaglione Azov, Denys Prokopenko, ancora nell’acciaieria di Mariupol, dopo che circa in duemila si sono arresi. Queste le notizie sul terreno, nell’ennesima giornata di guerra e combattimenti in Ucraina. Nel frattempo, però, il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha fatto sapere che l’esercito russo sta monitorando il possibile invio di missili antinave americani Harpoon all’Ucraina di cui stanno riferendo alcuni media internazionali in queste ore: «Molte armi stanno arrivando in Ucraina dall’ovest. Conoscete il nostro atteggiamento nei confronti della questione. Non c’è niente di nuovo, il nostro esercito sta monitorando molto attentamente tutte queste consegne e sta lavorando preventivamente a questo riguardo. Si stanno prendendo le misure appropriate». Peskov ha poi confermato che il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente bielorusso, Aleksander Lukashenko, si incontreranno lunedì 23 maggio a Sochi in un bilaterale. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha riferito che domani avrà contatti con il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg: sullo sfondo la richiesta di adesione alla Nato di Svezia e Finlandia su cui, fin qui, Ankara si è dichiarata contraria.