Si tratta di un dato record che, riferendosi al 2021, non include le conseguenze della guerra in Ucraina

A livello globale, sono circa 60 milioni gli sfollati interni, perlopiù giovanissimi: circa 25 milioni hanno meno di 18 anni. Si tratta di un dato record, che, riferendosi al 2021, non tiene conto delle conseguenze del conflitto scoppiato in seguito all’invasione russa dell’Ucraina e che ha spinto moltissime persone, soprattutto donne, bambini e anziani, ad abbandonare le proprie case. A denunciarlo è rapporto realizzato dalle organizzazioni non governative internazionali Displacement Monitoring Centre, Idcm, e Norwegian Refugee Council, Nrc, sottolineando che «le difficoltà finanziarie che gli sfollati interni tendono ad affrontare possono costringere i bambini a impegnarsi in attività pericolose che generano reddito, inclusi criminalità, sesso transazionale o adesione a gruppi armati». Tra le principali cause, che generano questo fenomeno, ci sono appunto i conflitti: una grossa parte di questi spostamenti forzati (11,6 milioni) ha avuto luogo a causa della guerra nell’Etiopia settentrionale e nel Sahel fino all’Africa orientale. Parte della responsabilità, però, va attribuita anche ai disastri naturali e climatici (eruzioni vulcaniche, inondazioni, tempeste…).