Mosca espellerà 24 diplomatici. Finlandia e Svezia presentano domande di adesione alla Nato, il no di Erdogan

La Finlandia e la Svezia hanno presentato le rispettive domande di adesione alla Nato, ma per quanto il segretario generale, Jens Stoltenberg, lo ritenga «un momento storico in un momento critico per la nostra sicurezza», si evidenzia ancora la contrarietà della Turchia. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato a tale proposito che «non dirà di sì» all’adesione dei due paesi finché «continueranno a sostenere i gruppi terroristici» che rappresentano una «minaccia diretta» per il suo paese. In Ucraina, dove ancora si combatte, il presidente Volodymyr Zelensky ha sottoposto al Parlamento l’estensione della legge marziale. La legge marziale è in vigore in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio. In un primo momento la scadenza era stata fissata al 26 marzo, poi prorogata di 30 giorni e successivamente fino al 25 maggio. «Da Kiev c’è una totale riluttanza a proseguire i negoziati», ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Le accuse di crimini di guerra rivolte al nostro esercito sono inaccettabili». ha quindi sottolineato che i militari ancora all’interno dell’Azovstal, per poter uscire, «devono deporre le armi e arrendersi». Nella giornata di ieri, infatti, è terminata la resistenza degli ultimi combattenti ucraini asserragliati nelle acciaierie di Mariupol, di fatto sancendo la caduta della città. Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un nuovo filmato che mostra i combattenti ucraini che lasciano lo stabilimento e si arrendono all’esercito russo. Mosca ha deciso di espellere 27 diplomatici spagnoli in risposta alla precedente, analoga misura di Madrid e ha annunciato anche l’espulsione di 34 diplomatici francesi. Inoltre, ha riferito all’Agi la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, altrettanto verrà fatto nei riguardi di 24 diplomatici italiani. L’ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace, è stato convocato per essere informato delle misure in risposta all’espulsione di diplomatici russi dall’Italia. Si è dichiarato colpevole, infine, il soldato russo Vadim Shishimarin, accusato di crimini di guerra nel processo che si è aperto a Kiev.