È scontro sull’indice di liquidità. I club uniti contro la Federcalcio

Quello di quest’anno è stato un campionato che ha riportato entusiasmo e visibilità al calcio italiano, con Milan e Inter che hanno dato spettacolo per la lotta scudetto, mentre il Napoli ha sognato fino all’ultimo e la Juventus si è resa protagonista di una clamorosa scalata verso la Champions League, La visibilità ottenuta però deve essere colmata da un estate dove il calcio italiano deve essere protagonista anche per quel che riguarda il calciomercato. Lo sanno bene i club di Serie A che si sono riuniti in Consiglio di Lega preparando un confronto con la Figc. Al centro del dibattito rimane il famigerato indice di liquidità, con la Federcalcio che ha abbassato il valore dello 0,5 come termine per potersi iscrivere ai campionati nella prossima stagione ma sui cui i club della massima serie italiana continuano la propria battaglia. Ma cos’è l’indice di liquidità? Si tratta di un valore che mette a rapporto attività e passività correnti e che consente di verificare la capacità di un club di far fronte agli impegni finanziari per la durata di 12 mesi. Insomma, questo indice potrebbe rappresentare un freno per le società tanto che per la prima volta tutti i presidenti si trovano d’accordo contro la decisione della Federcalcio. A dare fastidio però è stata la modalità scelta dalla Figc sulla quale si basa il calcolo: infatti, il periodo analizzato per la considerazione dell’indice di liquidità è quello relativo allo scorso marzo. Una situazione che costringerebbe, se confermata, diversi presidenti a mettere mano al portafoglio per sistemare una situazione di mesi fa, quando magari nel frattempo l’indice è migliorato.