L’analisi di quello che succede nel mondo del lavoro è fondamentale per comprendere cosa è necessario fare e dove intervenire. In questo, l’Osservatorio di FondItalia è centrale con i suoi approfondimenti periodici sulle diverse tematiche che riguardano le imprese e i loro dipendenti. A cavallo fra la settimana scorsa e la prossima, sono due gli accadimenti principali. In primo luogo, le parti sociali, convocate dal governo, hanno di rinnovare almeno fino al 30 giugno il Protocollo condiviso per il rientro in sicurezza nei luoghi di lavoro e, di conseguenza, anche tutte le altre intese settoriali o territoriali approvate a partire dall’aprile del 2020 e poi rinnovate l’anno successivo. Si tratta di una decisione attesa, presa con grande senso di responsabilità da tutte le componenti sindacali e datoriali. Naturalmente, da aprile del 2020 ad oggi, molte cose sono cambiate nella lotta al Covid-19, compresa la migliore gestione degli spazi attraverso il ricorso allo smart working, di cui si parla anche in questo numero di Meta sabato. Non a caso, l’Ugl, interpretando in questo senso quanto emerso pure nei tavoli di confronto con FederTerziario, ha evidenziato la necessità di cogliere gli aspetti innovativi derivanti da questa esperienza biennale. La prossima settimana, invece, è prevista una prima convocazione delle parti sociali per approfondire tutta la parte relativa alle politiche attive, una componente della più ampia riforma degli ammortizzatori sociali. Le politiche attive sono destinate ad essere sempre più centrali, considerando la velocità dei cambiamenti in corso. Non è un caso, quindi, che anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza fa affidamento sulla formazione e la riqualificazione.