In Italia crescono le start up e le Pmi innovative nel settore dell’Information and Communication Technologies. Secondo quanto riportato da un report prodotto da Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’Ict e InfoCamere, ad aprile 2022 le aziende del settore sono 8.169, cresciute di oltre il 22% rispetto al dato di marzo 2021. A guidare la classifica c’è la Lombardia, con una concentrazione di start up e Pmi in ambito Ict del 29,7%, seguita dal Lazio con il 13,8%. I dati aggiornati allo scorso aprile sono stati presentati nel corso dell’evento “Innovare per crescere: analisi demografica delle Startup e PMI Innovative nel settore Ict”. Una buona notizia, dunque, sul fronte della crescita del grado di tecnologia del sistema delle imprese del nostro Paese, cui se ne aggiunge però una negativa: il Sud resta indietro sul fronte dell’Industria 4.0, secondo quanto emerso dalla “Prima relazione sul rispetto del vincolo di destinazione al Sud di almeno il 40% delle risorse del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza allocabili territorialmente”. Una stima elaborata sugli ultimi 14 mesi di andamento dei crediti di imposta mette in luce come solo il 19,4% delle risorse è assorbito da imprese del Mezzogiorno. Secondo il Dipartimento per le politiche di coesione, che ha curato il documento, emerge «chiaramente come le misure di credito d’imposta interessate siano caratterizzate da una distribuzione territoriale delle domande penalizzante per il Mezzogiorno e oggettivamente non compatibile con il soddisfacimento del requisito della clausola del 40%». Intanto da mercoledì 4 maggio 2022 è possibile compilare le domande per le agevolazioni MISE per le PMI per gli investimenti sostenibili 4.0 e successivamente bisognerà provvedere all’invio. Le risorse complessive a disposizione ammontano a 678 milioni per finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione. Fra le materie: economia circolare; risparmio energetico; trasformazione digitale.