No della Turchia a Finlandia e Svezia nella Nato. Colloquio telefonico tra il presidente russo e il cancelliere tedesco Scholz

«Non c’è alcun progresso nella stesura di un possibile documento che Putin e Zelensky possano firmare. La Russia non è contraria ad un incontro tra i due presidenti, ma è impossibile tenerlo senza adeguata preparazione». La posizione espressa dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, si potrebbe insomma definire una conferma dello stallo nelle trattative, con nessuna delle parti disposta a cedere qualcosa all’avversario. Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ma non si registrano progressi. Anzi, da quanto riporta il Cremlino, Putin ha piuttosto ribadito che le discussioni sono state bloccate da Kiev. E ora la situazione sembra aggravarsi, almeno nelle relazioni diplomatiche internazionali. Oggi Putin ha tenuto un vertice con i membri del Consiglio di sicurezza russo dove non si è discusso solo di Ucraina, ma anche delle intenzioni della Finlandia di entrare nella Nato a cui seguirà nelle prossime ore – circostanza che ormai viene data per scontata – l’analogo annuncio della Svezia, entrambe possibilità che però sembrano non trovare i favori del presidente turco Erdogan. Quanto dell’UE e della richiesta di adesione di Kiev ha invece parlato il ministro degli Esteri di Mosca, Sergej Lavrov, a Dushanbe, in Tagikistan, osservando che l’Unione europea «si è trasformata da una piattaforma economica costruttiva in un attore aggressivo e militante che ha dichiarato le proprie ambizioni ben oltre il continente europeo». Nel teatro di guerra ucraino, la Russia starebbe ritirando i propri soldati dai dintorni di Kharkiv, la seconda città del paese, stando a quanto scrive il New York Times, citando funzionari ucraini e occidentali. Secondo i funzionari, il Cremlino starebbe rafforzando la propria presenza a Izium, città a due ore da Kiev, catturata un mese fa, alle porte del Donbass. Nelle ultime ore, poi, esplosioni sono state udite a Kiev, secondo Ukraina 24 su Telegram. Gli ucraini hanno poi fatto sapere di aver danneggiato una nave di supporto logistico russa vicino all’Isola dei Serpenti nel Mar Nero, notizia che era circolata già ieri, ma che non aveva trovato conferme. Oggi, infine, si è aperto a Kiev il primo processo contro un soldato russo accusato di crimini di guerra. In particolare, il ventunenne Vadim Shishimarin è ritenuto responsabile dell’omicidio di un uomo di 62 anni nel villaggio di Chupakhivka, morto nei primi giorni dell’invasione russa. Il militare al momento è detenuto e in caso di condanna potrebbe passare il resto della sua vita in carcere.