L’informativa alla Camera. Il prezzo del gas è aumentato di cinque volte rispetto a gennaio 2021

«Se interrompessero ora il gas russo avremmo un serio problema con lo stoccaggio», a dirlo è stato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel corso della sua informativa alla Camera sull’aumento dei prezzi dell’energia. «Per raggiungere il 90% di stoccaggio per l’inverno 22-23 – ha spiegato – sarebbero necessari circa sei mesi, arriveremmo con gli stoccaggi pieni e potremmo affrontare il prossimo inverno e quelli successivi con una certa tranquillità». «Una interruzione immediata dell’export russo – ha aggiunto – renderebbe critico il superamento dell’inverno 2022-23 in assenza di rilevanti misure di contenimento della domanda che ovviamente sono previste». Entrando poi nel vivo dell’informativa, il titolare del dicastero ambientale ha spiegato che «per quanto riguarda il mercato del gas naturale, il prezzo al PSV (Punto di Scambio Virtuale del gas naturale in Italia) è passato dai circa 20 euro al MWh di gennaio 2021 ai circa 100 euro al MWh del mese di aprile, con un aumento di quasi cinque volte». Sull’ipotesi di istituire un tetto massimo nazionale ai prezzi, il ministro ha detto che «per l’Italia o per qualunque altro grande paese europeo interconnesso sarebbe estremamente difficile da sostenere e il mercato semplicemente lo salterebbe a piè pari perché non è conveniente vendere lì il gas». Al contrario, se arrivasse un limite europeo la questione sarebbe diversa, «essendo il Continente il principale customer planetario, può un po’ fare il prezzo e creare una regola che sia sostenibile».