MOLTO PIÙ POVERI
Mai come in questo momento il raggiungimento dell’Obiettivo 1 (porre fine alla povertà) appare lontano dall’essere raggiunto nel nostro Paese. Tranne che per i pensionati, la pandemia ha prodotto un netto peggioramento dell’incidenza della povertà assoluta individuale e familiare. Un netto peggioramento che ha fatto emergere enormi criticità anche in aree del Nord, prima mai toccate dal fenomeno della povertà assoluta. Neanche la ripresa delle attività ha permesso di riportare il rischio di povertà ai livelli precedenti al Covid-19. Il governo stima nel Documento di economia e finanza un miglioramento delle condizioni reddituali nel prossimo triennio, anche se pesa l’ondata inflattiva.

MANGIAMO MALE
I tenui segnali di miglioramento rispetto al raggiungimento dell’Obiettivo 2 (sconfiggere la fame e garantire l’accesso ad una alimentazione sana e nutriente) possono indurre in errore, in quanto molto si rimanda alla capacità delle famiglie italiane di rimettersi in moto, riducendo in questo modo il tasso di obesità, dopo il lockdown imposto dalle misure di contenimento della pandemia. Proprio il Covid-19 ha causato un crollo del potere d’acquisto degli stipendi e dei redditi in generale, crollo compensato in parte dalle misure di sostegno adottate dai governi Conte e Draghi. L’incremento del costo delle materie prime, peraltro, pone a rischio l’intera filiera agricola e dell’allevamento.