Dopo l’incontro con Meloni e Berlusconi, il leader della Lega auspica un altro appuntamento con «tutti coloro con cui costruiremo il programma del prossimo governo»

«Il centrodestra unito dovrà condividere le priorità per rilanciare l’Italia». È questo l’auspicio del leader della Lega, Matteo Salvini. Una mossa che è anche di largo respiro e che guarda al «programma del prossimo governo». Del resto i tempi rimangono incerti e, nonostante le distanze emerse negli ultimi giorni in vista delle amministrative di giugno, l’individuazione delle priorità per rassicurare gli italiani è uno dei primi passi che dovrà compiere il centrodestra unito, confidando nel vertice di coalizione in presenza da tenersi a breve. «Dopo l’incontro in presenza con Giorgia e Silvio che speriamo di organizzare al più presto, il centrodestra unito dovrà condividere le priorità per rilanciare l’Italia: per questo auspico, già settimana prossima, un altro appuntamento non solo con Giorgia e Silvio, ma anche con Lorenzo, Maurizio, Giovanni, Luigi, Vittorio e tutti coloro con cui costruiremo il programma del prossimo governo», ha dunque rilanciato Salvini riferendosi a Meloni, Berlusconi, Cesa, Lupi, Brugnaro, Sgarbi. E chissà che la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, che prenderà il via domani a Milano fino a domenica, non sia già l’occasione per un summit tra i leader. Negativizzato dal Covid, il premier Mario Draghi è tornato intanto al lavoro, confermando la visita del 10 maggio alla Casa Bianca, dove incontrerà il presidente statunitense Joe Biden (ieri, invece, il colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky). Atteso inizialmente per oggi (o al massimo domani), il Cdm è invece slittato alla prossima settimana, forse lunedì. Il presidente del Consiglio e i ministri competenti stanno chiudendo il nuovo decreto energia, per cui servivano ulteriori approfondimenti stando a quanto trapelato da Palazzo Chigi nelle scorse ore. Insomma, il dossier Ucraina, in tutte le sue sfaccettature, rimane al centro dell’agenda di governo. Un tema che, giustappunto, spazia dalla questione relativa al nuovo invio di armi a Kiev ai sostegni economici per imprese e famiglie. Quanto al primo aspetto, ieri Salvini ha invocato un incontro di tutti i leader politici e Draghi «per parlare di pace», mentre «si parla solo di razzi e missili». Sul secondo, sostiene ancora il leader della Lega, serve un’azione incisiva. «Il caro bollette penalizza famiglie, imprese, enti locali e addirittura storiche realtà produttive. Le eccellenze italiane sono a rischio. Il governo deve stanziare e garantire almeno cinque miliardi di euro», ha affermato Salvini citando il caso di «un produttore del famoso Basilico di Pra’, a Genova», vittima del caro bollette. Ad ogni modo sull’economia, il centrodestra di governo fa quadrato, tornando a confrontarsi anche per coordinare l’azione parlamentare su delega fiscale e riforma del catasto. Le nuove incertezze economiche non sono comunque il risultato esclusivo dell’attuale scenario di guerra, ma in molti casi derivano dagli anni di pandemia. «Quasi 7mila bar chiusi negli ultimi due anni: un’ecatombe imprenditoriale alimentata dalla completa assenza delle Istituzioni», osserva a tale proposito la leader di FdI, Giorgia Meloni, su Facebook. «Ascoltare le testimonianze commosse dei proprietari, costretti a chiudere per colpa del governo e degli scarsi aiuti – aggiunge –, è un colpo al cuore. Nelle aule e in tutte le sedi possibili, continueremo a dare voce e a batterci per tutte le categorie abbandonate e lasciate sole da questo irresponsabile Esecutivo». Mentre nel Pd, oltre a intervenire sull’energia e sui rincari, arriva dal segretario Enrico Letta la richiesta al governo «di fare di più per i salari e per proteggere il potere di acquisto, per dare vita a qualcosa di più strutturale in prospettiva».