di Francesco Paolo CaponeSegretario Generale UGL

Ricorre oggi, come ogni 28 aprile, la Giornata mondiale della sicurezza del lavoro, celebrazione istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro per promuovere a livello globale il rispetto delle norme e la cultura della salute e sicurezza. Necessario quindi fare il punto della situazione in una data nella quale in tutto il mondo si accendono i riflettori su un problema così importante. Nel nostro Paese, nei soli primi tre mesi dell’anno in corso, le denunce relative ad infortuni presentate all’Inail sono state 194.106, con un incremento del 50,9% rispetto a quelle avanzate nello stesso periodo dell’anno scorso, con una crescita sia degli incidenti avvenuti in occasione di lavoro che di quelli in itinere. Sempre nel primo trimestre del 2022, gli infortuni con esito mortale sono stati 189, quattro in più rispetto ai 185 avvenuti nei primi tre mesi del 2021. l’aumento ha riguardato il settore industria e Servizi con un +46,6%, ma anche il conto stato, dove si è verificato un incremento del 109,1%, a causa della pandemia da Covid-19 che ha investito i lavoratori della sanità, una leggerissima diminuzione c’è stata solo nella gestione Agricoltura con un -0,4%. L’aumento degli infortuni ha riguardato tutte le aree del Paese, sia la componente maschile che quella femminile della forza lavoro, sia i cittadini italiani che quelli stranieri. Questi dati sono più che sufficienti al fine di evidenziare la drammaticità della situazione in Italia. Dati che, purtroppo, proprio oggi, nella Giornata mondiale della sicurezza, sono stati aggravati dall’ulteriore caso particolarmente emblematico avvenuto nel cuore della Capitale, dove un operaio ha perso la vita durante la manutenzione delle strutture del del ministero degli Esteri, in un luogo che invece avrebbe dovuto rappresentare una garanzia quanto a sicurezza sul lavoro. L’ennesima vittima, le ennesime doverose condoglianze alla famiglia ed anche un monito chiarissimo per rafforzare l’impegno sul fronte della sicurezza e del lavoro dignitoso. L’Ugl in questa giornata non può che ribadire con ancora maggiore forza le proprie richieste sulla materia al Governo: interventi urgenti per provvedere all’intensificazione dei controlli e per il rafforzamento della formazione e della cultura della sicurezza. Noi, dal canto nostro, cerchiamo costantemente di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, con la manifestazione Lavorare per vivere, oltre che con l’impegno quotidiano dei nostri sindacalisti nei luoghi di lavoro. Che si faccia presto, per invertire questa inaccettabile tendenza crescente di insicurezza, per abbattere questo numero troppo alto di incidenti, malattie professionali e morti sul lavoro, ricordando, a pochi giorni dal Primo Maggio, che innanzitutto i lavoratori hanno diritto a veder sempre tutelata e rispettata la propria salute e la propria sicurezza.