Quasi 160 posti di lavoro a rischio, in quella che è una vera vertenza nazionale

Sarebbe un errore immaginare che si tratti soltanto di una vertenza locale. Non è un caso, infatti, che proprio la federazione di categoria del comparto agroalimentare della Ugl abbia chiesto un tavolo nazionale, oltre ai tavoli previsti a livello regionale. La decisione della multinazionale francese Lactalis di chiudere gli stabilimenti Alival di Ponte Buggianese, in provincia di Pistoia, e di Reggio Calabria ha una portata che van ben oltre al già pesantissimo dato dei posti di lavoro che si perdono. Nei due siti trovano occupazione circa 160 addetti, equamente suddivisi fra la Toscana e la Calabria che si ritroverebbero senza lavoro fra meno di un anno, visto che la data di chiusura è fissata al primo trimestre del 2023. La vicenda mostra la fragilità del nostro sistema industriale in un settore di vitale importanza per il made in Italy. Lactalis è conosciuta alle cronache nazionale per avere acquisito il marchio Parmalat all’indomani del crack di Calisto Tanzi. La multinazionale francese è oggi delle più importanti al mondo, addirittura al primo posto nella classifica mondiale nel settore lattiero-caseario. I sindacati di categoria, dopo la comunicazione da parte dei vertici aziendali, hanno proclamato lo stato di agitazione, contestando una decisione che, numeri alla mano, non poggia su ragioni valide. Da capire quale sarà, a questo punto, la reazione dei ministeri interessati.