di Francesco Paolo CaponeSegretario Generale UGL

La scoperta dello smart working dopo che la legge 81/2017 è stata a lungo poco utilizzata ha cambiato il modo stesso di organizzare il lavoro nelle aziende e nelle amministrazioni. Ora si attende un intervento del legislatore per le modifiche necessarie a rendere lo strumento più facilmente fruibile

Fra qualche anno, quando andremo a ricordare quello che è successo a partire dal marzo del 2020, ci ritorneranno in mente i camion militari che lasciano Bergamo, il sacrificio immane del personale medico e sanitario negli ospedali, le città chiuse, gli italiani alla finestra a cantare l’inno per infondere speranza nel vicino di casa. Ricorderemo anche le videoconferenze e la scoperta improvvisa dello smart working. Fino a quel momento, la legge 81 del 2017, meglio conosciuta come il Jobs act degli autonomi, era rimasta oggetto di convegni, con soltanto qualche imprenditore, soprattutto delle grandi imprese, propenso a sperimentare questo nuovo strumento di organizzazione del lavoro. Il lavoro agile (o quanto meno una sua versione domestica), improvvisamente, è entrato nelle case di ognuno di noi, attraverso l’adozione di una procedura semplificata, valida sia per il pubblico impiego che per il privato. A distanza di due anni, però, da una parte, la legge 81/2017 ha mostrato i suoi limiti, dall’altra, non è ipotizzabile un ritorno al febbraio del 2020, come se non fosse successo niente. Ed allora, da più parti è arrivata la richiesta di introdurre dei correttivi alla normativa vigente. Un obiettivo al quale stanno lavorando contemporaneamente sia il governo, in particolare i ministri Andrea Orlando (lavoro e politiche sociali) e Renato Brunetta (funzione pubblica) che il Parlamento. Nelle pagine che seguono viene analizzata la proposta di legge unificata, frutto dell’accordo maturato fra i rappresentanti dei partiti di maggioranza e di minoranza presenti nella commissione lavoro della Camera dei deputati. Un accordo che potrebbe favorire una rapida approvazione del testo.