Formazione ad hoc. Viene prevista la figura dell’innovation manager in aiuto del datore di lavoro

La proposta di legge in materia di lavoro agile affronta due tematiche particolarmente importanti. in primo luogo, quella della formazione digitale decisiva per il lavoro agile. Sono previste due azioni, l’istituzione di corsi di formazione e di aggiornamento presso istituti secondari di secondo grado e istituti professionali e l’istituzione di corsi sull’innovazione tecnologica presso enti e istituzioni di formazione. Possono essere utilizzate le risorse del Fondo nuove competenze o le altre disponibili nell’ambito del programma nazionale per la garanzia e occupabilità dei lavoratori (Gol). Visto dal versante delle aziende, l’articolo 8 incentiva il lavoro agile attraverso il riconoscimento di un credito di imposta per l’acquisto di strumentazioni informatiche. È, però, soprattutto il successivo articolo 9 ad intervenire in maniera strutturale, prevedendo la riduzione dell’1% sui premi assicurativi Inail a carico del datore di lavoro. Le misure sono finanziate con il ricorso al Fondo per la promozione del lavoro agile. Da ultimo, la proposta di legge prevede due cose: la raccolta, da parte del ministero del lavoro e delle politiche sociali, delle buone pratiche relative allo smart working, con relativa pubblicazione sul sito dello stesso dicastero; l’istituzione della figura dell’innovation manager, una figura professionale iscritta in un apposito albo di esperti in innovazione tecnologica istituito presso il ministero dello sviluppo economico. Anche in questo caso, è previsto un credito di imposta.