Il governo italiano è in missione per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia

«Stiamo costruendo nuovi partnerariati e abbiamo definito un nuovo piano di sicurezza energetica. Qui abbiamo firmato una dichiarazione di intenti tra Italia e Congo». Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, annunciando in conferenza stampa l’intesa raggiunga con il Congo che garantirà al nostro Paese maggiori forniture per cinque miliardi di metri cubi gas l’anno. Questo accordo si somma con quelli siglati con l’Angola, l’Algeria e l’Egitto. Parlando con la stampa, il titolare della Farnesina ha ringraziato «il presidente del Consiglio Mario Draghi», oggi assente perché risultato positivo al Covid-19 e quindi costretto all’isolamento domiciliare, «che ha voluto questa missione per ridurre la dipendenza energetica da un solo Paese». Le sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina iniziata ormai quasi 60 giorni fa, potrebbero includere anche l’embargo di gas e petrolio russo, a breve. Ciò rappresenta un problema enorme per alcuni Paesi europei, a partire dall’Italia e dalla Germania, che sono largamente dipendenti dalle forniture russe. Da qui l’esigenza di trovare altre fonti di approvvigionamento. Cosa che, al momento, sta riuscendo al governo, anche se di strada da fare ne resta molta. «Entro il secondo semestre dell’anno prossimo, potremo cominciare veramente ad avere una quasi totale indipendenza», ha assicurato il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a La Stampa.