Governo e maggioranza puntano al via libera entro giovedì pomeriggio, senza il ricorso alla fiducia

Approdata oggi in Aula a Palazzo Montecitorio la riforma della Giustizia e del Consiglio superiore della magistratura. Nei piani di governo e maggioranza, secondo quanto emerso nel corso di una riunione tra il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, quello dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, e i responsabili giustizia dei partiti che compongono la maggioranza, la riforma può ottenere il via libera già giovedì pomeriggio – Movimento 5 stelle, Partito democratico, Forza Italia, CI e LeU si sono impegnati a non presentare emendamenti mentre la Lega ne presenterà cinque, che potrebbero ridursi a tre, identici ai temi dei referendum sulla giustizia –, senza il ricorso alla fiducia. Pur senza il sostegno di Italia Viva, che si asterrà dal voto – il leader di Iv, Matteo Renzi, ha annunciato nei giorni scorsi di non voler votare le modifiche proposte in commissioni perché le ritiene inutili –, la maggioranza dovrebbe avere i numeri necessari per centrare il target, nonostante le proteste della magistratura. In particolare, a preoccupare le toghe è l’introduzione del fascicolo personale del magistrato, che include, tra le altre cose, le informazioni necessarie per valutare complessivamente l’attività del magistrato.