di Francesco Paolo CaponeSegretario Generale UGL

Prosegue la conferenza programmatica itinerante dell’Unione Generale del Lavoro, con l’obiettivo di riunire dirigenti e quadri sindacali per dibattere sui temi più importanti e attuali che riguardano il mondo del lavoro, l’economia, la politica e la società. Un tour nazionale dal titolo “Futuro al Lavoro” perché è questo l’obiettivo verso il quale vogliamo tendere: garantire, nonostante le profonde trasformazioni in atto, un futuro al lavoro italiano ed alle produzioni nazionali, unico modo per mantenere ed accrescere benessere, stabilità, inclusione sociale. Il nostro sindacato va avanti con le proprie iniziative che, come abbiamo già fatto negli ultimi anni, da Lavorare per Vivere fino al tour del Primo Maggio 2021, superano quel centralismo tipico di una modalità un po’ datata di fare sindacato e al contrario vanno verso i territori per puntare i riflettori sulle esigenze e le istanze concrete dei lavoratori nelle diverse aree del Paese. Stavolta toccando cinque città: dopo Torino e Bari, si proseguirà con Mestre, Catania e, infine, Roma. Cinque appuntamenti per altrettante macro-aree dello Stivale e per altrettanti temi: energia e ambiente, nuovi lavori e nuovi diritti, sicurezza sul lavoro, partecipazione e le proposte per il Paese che vogliamo. Questo tipo di incontri è fondamentale per mantenere costante il rapporto fra l’apparato Confederale ed i rappresentanti dei territori che sul campo affrontano l’impegno sindacale quotidiano, attivando uno scambio proficuo per entrambi, che genera una crescita nel dibattito interno e nelle proposte da rivolgere alle nostre controparti, governative e datoriali. In questa stagione di profonde incertezze, prima il Covid ed ora la crisi energetica e la guerra in Ucraina, è ancora più necessario. Lo abbiamo imparato durante il periodo pandemico quando l’unico modo per mantenere i contatti all’interno del sindacato durante le restrizioni era quello di raggiungere i territori e, forti dell’esperienza fatta, lo riproponiamo anche adesso. Perché, nel contesto attuale è opportuno discutere dei grandi temi politico-economici che saranno al centro del dibattito nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a seguito degli effetti sul nostro sistema del mutato scenario internazionale. Sappiamo bene che le misure finalizzate alla ripresa post-pandemica che facevano affidamento sul Pnrr ora andranno rimodulate ed occorrono nuove proposte tempestive ed efficaci per affrontare la nuova situazione. L’ascolto costante e continuo dei nostri iscritti – di chi ha un’occupazione, di chi la sta cercando, di chi dopo una vita di lavoro è ora in pensione – e dei territori italiani è il fondamento del nostro essere sindacato, linfa vitale per l’attività e la capacità di proposta dell’Ugl, corpo intermedio che rappresenta i lavoratori, sempre al servizio del Paese.