L’obiettivo: ridurre la dipendenza dalla Russia

Entro il 2024 l’Algeria immetterà annualmente nel territorio italiano circa nove miliardi di metri cubi di gas in più rispetto ai 22,6 miliardi del 2021. È quanto stabilito dall’accordo raggiunto lunedì dalla delegazione italiana, guidata dal presidente Mario Draghi, e da quella algerina, guidata dal presidente Abdelmadjid Tebboune, ad Algeri. A firmare materialmente l’intesa sono stati l’amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi e il presidente di Sonatrach, Toufik Hakkar e consentirà di aumentare le quantità di gas trasportate attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei, permettendo all’Italia di ottenere una maggiore flessibilità di forniture energetiche e al contempo di ridurre la propria dipendenza dal gas russo. Ad oggi il fabbisogno di gas italiano è compreso tra i 75 e gli 80 miliardi di metri cubi di gas all’anno, dei quali 29 miliardi arrivano dalla Russia, ma con l’accordo stipulato lunedì già da quest’anno l’Algeria immetterà nel territorio italiano tre miliardi di metri cubi in più, per poi salire a sei nel corso del 2023 e a nove l’anno a partire dal 2024. «Grazie alla collaborazione stretta e di lunga data tra le due società – ha detto Descalzi al termine dell’incontro – si è riusciti in così poco tempo e con uno enorme sforzo congiunto a firmare questo importante accordo che consolida ulteriormente la partnership tra le aziende e rafforza la cooperazione tra i nostri paesi». Nel frattempo, secondo le ultime rilevazioni, all’avvio odierno degli scambi sui future sul gas, l’indice relativo al benchmark europeo, trattato ad Amsterdam, ha registrato un aumento di oltre il 3% a 103,30 euro per megawattora.