«È un passaggio fondamentale per fermare il conflitto»

«L’Italia auspica, e lavora con i partner in tal senso, una conferenza di pace, che è un passaggio fondamentale per fermare il conflitto e ridare l’Ucraina al popolo ucraino e fermare quelle immagini terribili che stiamo vedendo, come a Bucha». Così il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, intervenendo a margine del consiglio atlantico della Nato, a Bruxelles. L’espulsione dall’Italia di 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale non chiude la finestra al dialogo, dunque. In questa fase del conflitto, l’Unione europea intende rafforzare le sanzioni contro la Russia. E lo farà con il sostegno del governo italiano: «L’Italia sostiene pienamente il quinto pacchetto di sanzioni perché ora non si può far altro che indebolire l’economia russa in modo che Putin non continui a finanziare questa guerra», ha sottolineato il titolare della Farnesina. Che ha confermato le dichiarazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi: l’Italia è «pienamente allineata» all’Ue in vista di un nuovo pacchetto di sanzioni, che dovrebbero riguardare il carbone e il petrolio, contro il Cremlino, ha detto ieri il premier, intervenendo da Torino. «Al Presidente Putin dico ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili, di dare questo cessate il fuoco», ha concluso Draghi. Che domani incontrerà a Palazzo Chigi il premier olandese, Mark Rutte.