A denunciarlo è l’Organizzazione mondiale della Sanità

La crisi climatica rappresenta «la più grande minaccia sanitaria per l’umanità». A denunciarlo è l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, sottolineando che ogni anno la crisi climatica e altre cause evitabili – l’elenco, piuttosto lungo e variegato, comprende: l’asma, gli ictus, le malattie infettive… – sono responsabili di oltre 13 milioni di decessi. L’Oms invita a prenderci cura di noi stessi e del pianeta, a qualche giorno di distanza dal World Health Day, la Giornata Mondiale della Salute che si celebra il 7 aprile, per commemorare l’anniversario della fondazione dell’Oms, avvenuta nel 1948. L’Oms ricorda che nove persone su 10 respirano aria inquinata e l’inquinamento atmosferico legato a combustibili fossili uccide ogni anno 7 milioni di persone (13 ogni minuto, detto altrimenti), a causa di tumore ai polmoni, malattie cardiache e ictus. Sono due miliardi invece le persone che non possono contare sull’acqua potabile e sicura a causa di laghi, fiumi o falde acquifere inquinate – 829 mila sono le vittime delle malattie diarroiche scatenate dall’acqua inquinata e della scarsa igiene – mentre in 3,6 miliardi non hanno servizi igienici sicuri. «La crisi climatica è una crisi sanitaria», prosegue l’Oms, osservando che alcuni eventi meteorologici estremi, come piogge estreme e inondazioni, causano morti per annegamento, malattie infettive e lesioni mentre gli incendi sono responsabili di malattie respiratorie, ustioni, soffocamento.